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PEO 2023, il Comune si perde per 76 mila euro. Ma per feste e concerti la cassa è sempre aperta.

- 10/10/2025
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Doveva essere il mese della svolta, l’ennesimo “mese buono”. Ottobre 2025 era stato cerchiato in rosso sul calendario di molti dipendenti del Comune di Messina, come il momento in cui l’amministrazione avrebbe finalmente saldato la Progressione Economica Orizzontale (PEO) relativa al 2023. E invece, la doccia fredda. La promessa, l’ultima di una lunga serie, è evaporata di fronte a un ostacolo che suona più come una beffa che come un reale problema di bilancio: mancano 76 mila euro.

Non milioni di euro, non voragini finanziarie incolmabili. Settantaseimila euro. Una cifra che impallidisce, fino a diventare quasi ridicola, se confrontata con la disinvoltura con cui Palazzo Zanca stanzia fondi per l’organizzazione di eventi, concerti e spettacoli, come se non esistesse un domani finanziario. Un’amministrazione che assume e che non bada a spese per l’intrattenimento della città, inciampa sull’ultimo miglio per onorare un debito sacrosanto verso i propri lavoratori, maturato quasi due anni fa.

È utile, a questo punto, fare chiarezza. La Progressione Economica Orizzontale (PEO) non è un regalo o un bonus discrezionale. È un istituto contrattuale che riconosce l’esperienza e la professionalità acquisita dal dipendente nel corso del tempo, consentendogli un avanzamento economico all’interno della stessa categoria di inquadramento. È, in sostanza, il giusto riconoscimento per chi lavora e si aggiorna al servizio dell’ente. Un diritto, non una concessione.

Il paradosso diventa ancora più stridente se si presta ascolto alle voci di corridoio che serpeggiano nei corridoi del Comune. Si mormora di un maldestro tentativo di “salvare la faccia”, mettendo sul piatto un pagamento parziale che avrebbe coperto gran parte del 2023, lasciando però fuori un paio di mesi. Una soluzione quasi umiliante, che da un lato avrebbe esposto l’amministrazione a imbarazzanti e ovvie richieste di chiarimenti, dall’altro sembra sia stata bloccata sul nascere dal parere negativo della segretaria generale, che non avrebbe autorizzato una procedura così strampalata. Meglio non pagare affatto che pagare in modo incompleto e inesatto.

A rendere il quadro ancora più desolante è il silenzio assordante delle organizzazioni sindacali, che in questa partita sembrano aver smarrito la voce.

Così, mentre la città si gode l’ultimo concerto, i dipendenti comunali restano in attesa. Un’attesa sempre meno fiduciosa, venata di rassegnazione, con la consapevolezza che per saldare un loro diritto basterebbe forse rinunciare a qualche fuoco d’artificio. Ma, evidentemente, le priorità di questa amministrazione sono altre.

La segretaria generale del Comune di Messina Rossana Carrubba
La segretaria generale del Comune di Messina Rossana Carrubba