
Padre e figlio di sei anni ricoverati al Policlinico di Messina per una grave intossicazione alimentare. La famiglia, rientrata a Brescia, ha sporto querela. La Procura peloritana apre un’inchiesta.

MESSINA – Quella che doveva essere una tranquilla cena estiva durante una vacanza in Sicilia si è trasformata in un incubo per una famiglia di turisti bresciani. Una serata in un noto ristorante di Santa Teresa Riva, sulla costa ionica messinese, ha avuto gravi conseguenze sanitarie per un intero nucleo familiare, portando al ricovero del padre e del figlio di soli sei anni. Sull’episodio, avvenuto lo scorso 7 agosto, indaga ora la Procura della Repubblica di Messina.
Secondo la ricostruzione dei fatti, la famiglia – padre, madre, due figli minori e la nonna materna – si era recata a cena nel locale del comune ionico su consiglio di un parente. Il menù, a base di pesce crudo, includeva specialità come salmone, pesce spada e un risotto ai crostacei. Tuttavia, già a partire dal giorno successivo, tutti e cinque i componenti hanno iniziato ad accusare malesseri.
La situazione è precipitata rapidamente, in particolare per il bambino di sei anni, colpito da vomito incessante fino a perdere i sensi. La gravità dei sintomi ha reso necessario l’intervento della Guardia Medica e la successiva, immediata corsa per tutta la famiglia al Pronto Soccorso del Policlinico universitario “G. Martino” di Messina.
Dopo i primi accertamenti, i medici hanno disposto il ricovero per il padre e il piccolo, le cui condizioni sono apparse subito le più serie. I referti iniziali hanno confermato il sospetto: una tossinfezione alimentare provocata da batteri presenti, presumibilmente, nel pesce crudo consumato la sera prima. Entrambi sono stati dimessi poco prima di Ferragosto, ma la vicenda non si è conclusa.
Una volta rientrata a casa, la famiglia ha deciso di agire per vie legali. Il padre si è presentato presso la stazione dei Carabinieri di Erbusco, in provincia di Brescia, per sporgere formale denuncia-querela. Come da prassi, i militari hanno raccolto la testimonianza e hanno trasmesso il fascicolo per competenza territoriale ai colleghi di Messina. Gli atti sono ora sul tavolo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina.
Sarà dunque la magistratura di Palazzo Piacentini a condurre le indagini per fare piena luce sulla vicenda, accertare le eventuali responsabilità e verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie da parte dell’attività di ristorazione. Un passaggio cruciale per l’inchiesta sarà l’acquisizione della documentazione medica completa dal Policlinico, in particolare gli esiti degli esami volti a identificare con esattezza l’agente patogeno responsabile dell’intossicazione.
Nel frattempo, il bambino di sei anni prosegue la terapia farmacologica a casa, nel Bresciano, per superare completamente le conseguenze dell’accaduto.

