

Dalla prima petizione cartacea alla nuova raccolta firme online, il Comitato “Diritto al sonno Taormina” continua a chiedere la revisione dell’ordinanza che obbliga i cittadini del centro storico – in particolare nell’asse commerciale tra Porta Catania e Porta Messina – a conferire i rifiuti tra l’1:30 e le 5:00 del mattino, per sette mesi all’anno.
Il sonno non è un favore, ma un diritto riconosciuto a livello internazionale come fondamentale per la salute e la dignità delle persone. La Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo tutela il rispetto della vita privata e familiare, mentre l’OMS lo considera una necessità biologica essenziale. Anche la Costituzione italiana, all’articolo 32, tutela la salute come “diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”.
La richiesta del Comitato è chiara: rivedere gli orari fissati dalle Ordinanze Sindacali n. 20, 24 e 29 del 2024 e n. 31 e 33 del 2025, che impongono il conferimento dei rifiuti nel cuore della notte.
Le prime firme, consegnate ufficialmente all’Amministrazione, hanno avuto come unica risposta un intervento del sindaco via social, ripreso dalla stampa locale e regionale. Post dai toni spettacolari, con elenchi e numeri che nulla avevano a che fare con la questione sollevata: la tutela del riposo notturno. Nessun confronto istituzionale, nessuna apertura da parte della Giunta, solo silenzio e delegittimazione dei cittadini.
Per questo il Comitato ha rilanciato l’iniziativa con una nuova petizione pubblica su Change.org (www.change.org/dirittoalsonnotaormina), aperta non solo ai residenti del centro storico ma a tutta la cittadinanza e ai sostenitori esterni.
Questa non è la battaglia di pochi, ma una questione che riguarda l’intera comunità. Oggi si parla di orari di conferimento dei rifiuti, domani potrebbe trattarsi della mensa scolastica, dei servizi per i disabili, dell’assistenza agli anziani, della vivibilità e dei servizi nelle frazioni. Se i diritti di una parte della popolazione possono essere ignorati, allora tutti rischiano di vedersi negare le proprie tutele.
In meno di 24 ore la nuova petizione ha già superato le 200 firme e continua a crescere, segno che la questione non riguarda solo chi vive sul Corso Umberto, ma chiunque creda che a Taormina nessun cittadino debba essere considerato di serie B.
Il Comitato ribadisce (repetita iuvant!) la propria disponibilità a un confronto civile e costruttivo con l’Amministrazione, chiedendo che il tema venga affrontato nelle sedi istituzionali e non trasformato in uno show personale sui social.
NOTA STAMPA – 19/08/2025 – Comitato “Diritto al sonno Taormina”

