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Taormina – PRI, “Il flop del Caudillo calato dalle valli del Nisi” spiegato con semplicità

- 04/08/2025
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foto in copertina da pagina istituzionale Cateno De Luca

TAORMINA – Un quadro dell’Amministrazione comunale di Taormina dipinto a tinte fosche dal Partito Repubblicano taorminese, che in una nota al veleno demolisce l’operato del sindaco, definito sarcasticamente il “Caudillo calato dalle valli del Nisi”. Tra eventi deserti, sonore bocciature della Corte dei Conti e una gestione opaca dei tributi, emerge un bilancio che i repubblicani non esitano a definire “disastroso”.

Il Deserto del “A te il microfono”

Il primo affondo riguarda il clamoroso flop dell’iniziativa “microfono per tutti” di inizio agosto. Invece delle folle attese, l’evento ha radunato solo “uno sparuto gruppo di cortigiani e qualche alfiere” attorno al primo cittadino. Una scena desolante che, secondo il Partito Repubblicano, la dice lunga sulla reale capacità di aggregazione dell’attuale amministrazione, tanto che nemmeno i “bagni purificatori” alla sorgente del Nisi hanno sortito alcun effetto.

La Corte dei Conti Annulla la “Riscossione Urbana” SpA

Il colpo più duro arriva sul fronte della gestione finanziaria. Il progetto per la costituzione della società

“Riscossione Urbana” SpA è stato completamente bocciato dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti. Con un documento di 34 pagine, i magistrati contabili hanno di fatto bocciato l’avvio e la gestione operativa dell’azienda in-house. Un progetto nato morto, simbolo di un’evidente incapacità programmatoria. Anche se, come dichiara lo stesso De Luca “si andrà avanti con il voto in Consiglio Comunale”.

La Raffica di Solleciti Illegittimi ai cittadini

Ma è sulla questione tributi che l’amministrazione avrebbe superato ogni limite. Secondo la denuncia, il Comune avrebbe inviato solleciti di pagamento per tributi antecedenti al 1° gennaio 2021, la cui competenza esclusiva spettava invece all’Organismo Straordinario di Liquidazione (OSL). Una mossa azzardata, poiché non esiste alcun provvedimento formale che autorizzi il Comune a riscuotere crediti già gestiti e registrati dall’OSL.

A rendere la situazione ancora più grave è il ruolo di Sogert, la stessa società incaricata per la riscossione dall’OSL, che ha continuato a inviare intimazioni di pagamento minacciando pignoramenti, in quella che i repubblicani definiscono una palese “commistione di interessi”. Migliaia di lettere, recapitate a mano e prive di valore legale, sarebbero state inviate senza rispettare termini di prescrizione e notifica.

L’Avanzo di 5 Milioni che Smentisce il Comune

La prova definitiva dell’illegittimità di tali richieste risiede, secondo la nota, nel bilancio finale della Commissione straordinaria. Entro la fine del 2023, la Commissione ha certificato un avanzo di 5,1 milioni di euro, trasferito al Comune. Questo fatto implicherebbe secondo i Repubblicani, in modo inequivocabile, che l’intero monte crediti era già stato censito, valutato e, ove necessario, dichiarato inesigibile o prescritto. In altre parole, non restavano posizioni aperte su cui il Comune potesse legittimamente avanzare pretese.

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