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Pesante bocciatura della Corte dei Conti per l’ultima partecipata del Comune di Taormina “Equità Urbana”. Sen. Musolino “Si svuota la Chiesa per riempire la Sagrestia”

- 03/08/2025
musolino
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Messina, 3 AGO – “La Corte dei Conti, sezione controllo, ha confermato ciò che avevamo denunciato da tempo e a più voci: De Luca ha inteso costituire una società partecipata per la riscossione dei tributi i cui costi non risultano sostenibili, e che viene giudicata priva dei requisiti di affidabilità ed attendibilità!
Già questo rilievo basterebbe a fare arrossire dalla vergogna la giunta comunale, che peraltro per lo studio e la costituzione della partecipata ha commissionato un incarico esterno lautamente retribuito, ma che evidentemente non ha superato il vaglio della Corte dei Conti
”. Lo scrive la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino.

“Ad essere bocciata – spiega la Musolino – è anche la previsione di adoperare nella neo costituenda società partecipata il personale comunale, ponendo il costo a carico del Comune. La Corte dei Conti sul punto è stata chiarissima: lo stipendio deve essere pagato da chi usufruisce della prestazione lavorativa, ribadendo un concetto di elementare evidenza!”.

“Infine – continua la senatrice messinese – la Corte dei Conti ha rilevato una ulteriore criticità nella previsione di nomina del Segretario Generale dell’Ente a Direttore Generale della società partecipata, osservando come una tale nomina comporti una commistione di interessi ed una violazione del principio di esclusività della prestazione. Insomma una pesante bocciatura che mette in evidenza lo spirito con il quale agisce il sindaco De Luca che svuota il comune di personale e di competenze per trasferirli alle società partecipate, lasciando i costi in capo al Comune e remunerando lautamente Cda e direttore generale!
Si svuota la Chiesa per riempire la Segrestia, ma a quale prezzo e soprattutto con quale scopo?”.

Il prezzo lo pagheranno i taorminesi, con l’aumento dei tributi locali necessario a pagare gli stipendi dei vari nominati delle partecipate, che spesso sono anche gli stessi soggetti che fanno donazioni al partito, finendo per versare a SCN parte di quelle stesse somme che ricevono dal Comune di Taormina come indennità di carica, alimentando un meccanismo che si autoalimenta a carico della comunità.
Lo scopo invece potrebbe essere quello, dietro un apparente maggiore speditezza decisionale delle società partecipate, di assicurarsi un’attività che di fatto viene sottratta al potere di controllo degli organi politici, sottrazione tanto più grave laddove si verifichi l’ipotesi – come accade attualmente a Messina – che i soggetti nominati revisori dei conti delle partecipate figurino nell’elenco dei donatori del partito dell’amministrazione che li ha nominati” conclude Musolino.

consiglio comunale taormina foto de luca
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