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Il Tribunale di Messina ha condannato Cateno De Luca per la diretta social contro il dirigente comunale Ajello

- 04/04/2023
deluca bandiere

Ajello si nni futti, tanto si nn’ha annari in pensione… certi uffici vanno presi a calci nel culo“. Le parole sono quelle di Cateno De Luca pronunciate il 7 giugno del 2021, alla presenza dell’allora assessore, oggi senatrice, Dafne Musolino (che non proferì parola, né pro né contro) in danno del dirigente ai Servizi Ambientali del Comune di Messina Francesco Ajello “reo” secondo l’allora sindaco De Luca di non aver seguito adeguatamente uno dei tanti progetti dell’ex sindaco che ancora ad oggi non hanno visto la luce: “aspettando la bandiera blu”. Che ancora ad oggi aspettiamo a dier la verità. Un video in diretta ne incorniciava e ne consolidava l’atto di “bullismo” nei confronti di un dirigente, un dipendente comunale, che rimase attonito e stordito da quel comportamento, tanto che non abbozzò la benché minima reazione se non quella di subire silenziosamente ogni sberleffo. Un’azione, un “blitz” che oggi vede finalmente giustizia per il dirigente andato inq uiescenza da pochi mesi. Il Tribunale di Messina, infatti, a seguito di denuncia presentata dal dirigente Ajello, ha condannato l’ex sindaco De Luca al pagamento di mille euro di multa. In sostanza il consolidamento di un principio: nessuno può essere sbeffeggiato e reso ridicolo in pubblico, neanche da Cateno De Luca. Ma questo è solo uno dei tanti casi della storia del “clima di tensione” che aleggiava al Comune di Messina all’epoca di “Catenopoli”.