

MESSINA – Le navate che si trasformano in un grande salone delle feste, il profumo delle pietanze che per un giorno si mescola alla solennità del luogo sacro. È la “magia concreta” della Comunità di Sant’Egidio che, anche per questo Natale 2025, rinnova una tradizione ormai irrinunciabile: restituire il senso della famiglia a chi una famiglia non ce l’ha o l’ha persa lungo la strada.
L’appuntamento si è svolto come tradizione il 25 dicembre alle ore 13:00, nel cuore di Messina. La chiesa di San Francesco all’Immacolata ha aperto le porte per diventare il teatro della solidarietà. Non una mensa frettolosa, ma un vero pranzo di festa, con tavole imbandite, musica natalizia e cura dei dettagli.

Attorno allo stesso tavolo hanno preso posto anziani rimasti soli, persone senza fissa dimora, famiglie in difficoltà, stranieri e bambini. Accanto a loro, i volontari e i tanti amici della Comunità, uniti in un mix di storie e provenienze diverse che azzera le distanze sociali. L’obiettivo è chiaro: vivere un Natale che non escluda nessuno.
Quello di Messina è solo uno dei tasselli di un mosaico molto più ampio. La macchina della solidarietà di Sant’Egidio lavora a pieno ritmo in tutta l’isola: in Sicilia sono stati ben 28 i pranzi di Natale organizzati per garantire calore e compagnia ai più poveri.
Un gesto che va oltre il semplice pasto caldo: a San Francesco all’Immacolata è stata celebrata la dignità delle persone, offrendo un momento di serenità in un mondo che corre troppo veloce. Per un giorno, la solitudine resta fuori dal portone, lasciando spazio solo alla condivisione.










