

Un boato, il rumore delle lamiere contorte e poi il silenzio, rotto solo dai clacson degli automobilisti imbottigliati. È un pomeriggio di passione quello vissuto oggi lungo il Viale della Libertà, trasformato in una trappola per la viabilità cittadina a causa di un incidente tanto spettacolare quanto singolare. Un autoarticolato, appena sbarcato dai traghetti e diretto verso sud, ha finito la sua corsa contro un albero dell’arredo urbano, rimanendo letteralmente “decapitato” dall’impatto con i rami sporgenti.

La scena che si è presentata ai primi soccorritori e ai passanti è stata surreale: la parte superiore della cabina del mezzo pesante è stata strappata via, restando incastrata tra le fronde, mentre il resto del camion è rimasto bloccato sulla carreggiata, all’altezza della zona che conduce verso la Prefettura. A tradire l’autista è stata probabilmente una valutazione errata degli spazi: l’altezza del mezzo non era compatibile con la sagoma della strada in quel tratto specifico, dove le chiome degli alberi si protendono verso la corsia di marcia.
Le ripercussioni sul traffico sono state immediate e pesanti. In pochi minuti, il principale asse viario cittadino si è paralizzato. Si sono formate lunghe code di mezzi pesanti, un serpentone di tir bloccati sia in uscita che in entrata dall’area portuale, impossibilitati a proseguire o a tornare indietro. Il “tappo” ha inevitabilmente coinvolto anche la circolazione ordinaria, intrappolando auto private e mezzi del trasporto pubblico in un ingorgo che ha richiesto ore per essere smaltito.

Sul posto sono intervenute le pattuglie delle forze dell’ordine e il personale addetto alla viabilità per mettere in sicurezza l’area e gestire l’emergenza. Per tentare di alleggerire la pressione sul centro città, ormai saturo, è stato attivato il piano di emergenza viaria: i flussi di mezzi pesanti sono stati temporaneamente dirottati verso il Viale Giostra, individuato come sfogo alternativo per bypassare l’imbuto del Viale della Libertà.
Fortunatamente, nonostante la dinamica violenta e i gravi danni al mezzo, non si registrano feriti. Resta però sul tavolo, ancora una volta, il tema della difficile convivenza tra il traffico pesante dei traghetti e la struttura urbana del centro di Messina. L’incidente di oggi riaccende i riflettori sulla gestione dei flussi di attraversamento e sulla compatibilità tra i “giganti della strada” e l’arredo urbano delle arterie storiche.










