
L’installazione «Altare della Tentazione» di Lady Rein irrompe tra i tavoli e trasforma la cena in performance collettiva: tra gli ospiti anche il presidente del Catania. Un’esperienza che supera la semplice convivialità per farsi spazio culturale

TAORMINA – Dimenticate la classica cena, quella dove il piatto è l’unico protagonista e il cliente resta seduto a guardare. A Taormina, tra i tavoli del San Michele, la ristorazione ha cambiato pelle per una notte. Non più solo un luogo dove consumare, ma uno spazio dove accadono cose. È la sintesi di «Sushi Affair», l’evento che ha trasformato il rito gastronomico in un’esperienza immersiva, dimostrando che l’arte non ha bisogno di pareti bianche e silenzi museali per vibrare.
In un contesto raffinato, che ha visto tra gli ospiti anche la presenza del presidente del Catania Calcio, la serata ha preso una piega inattesa. Sotto l’attenta regia del GAS, il collettivo d’arte indipendente che ha firmato l’organizzazione, il fluire della cena è stato interrotto – o meglio, elevato – dall’attivazione dell’installazione Altare della Tentazione dell’artista Lady Rein.

Non è stato uno spettacolo da guardare a distanza di sicurezza. L’opera ha chiesto il conto, in senso metaforico, ai presenti: li ha chiamati in causa, trasformandoli da spettatori passivi a parte integrante dell’azione scenica. In questo passaggio, il San Michele ha smesso per un attimo di essere un ristorante per diventare spazio performativo, un luogo di rito dove linguaggi diversi – quello del cibo e quello del gesto artistico – hanno dialogato senza gerarchie.
L’evento si inserisce perfettamente nel solco tracciato da Unconventional, il movimento culturale che scommette su un’arte viva, tangibile, lontana dalle logiche del puro intrattenimento “di contorno”. La serata ha confermato la vocazione del locale taorminese a farsi laboratorio di contaminazione culturale: un incrocio dove la convivialità diventa pretesto per la relazione e dove una cena, grazie alla visione del GAS e alla performance di Lady Rein, riesce a trasformarsi in un momento di autentica connessione umana.

















