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Messina, 2024 anno nero dell’asfalto: esplodono i sinistri, vittime in aumento del 36%. 2025 anno del caos. Il dossier Istat

- 18/12/2025
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Il dossier Istat archivia il 2024 come il più letale, ma i numeri parziali dell’anno in corso svelano una nuova emergenza: incidenti quasi raddoppiati. Si muore meno, ma la città è un autoscontro a cielo aperto.

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Il 2024 è stato l’anno del lutto, il 2025 rischia di passare alla storia come l’anno del caos. Se il report ISTAT diffuso ieri ha certificato il “profondo rosso” della sicurezza stradale a Messina, i dati aggiornati dell’Osservatorio Provinciale sui primi sette mesi dell’anno corrente disegnano una parabola ancora più inquietante. La città è stretta in una morsa: da un lato la conta delle vittime che non si ferma, dall’altro una frequenza di sinistri che sta andando fuori controllo.

Il 2024: la maglia nera dell’Isola

Il consolidato dell’anno scorso resta una ferita aperta. Mentre la Sicilia ha sostanzialmente tenuto (-0,4% di vittime), Messina è crollata: 41 morti, un balzo del +36,6% rispetto ai 30 dell’anno precedente. Un dato in totale controtendenza regionale che piazza la provincia peloritana in cima alla lista nera per l’incremento di mortalità. Con 1.464 incidenti e oltre duemila feriti, il 2024 ha segnato il punto più basso della sicurezza viaria recente.

2025: esplosione di lamiere

Ma è guardando al presente che scatta il vero allarme. I dati parziali da gennaio a luglio 2025 mostrano un’impennata dei sinistri senza precedenti: sono già 1.310. Il confronto è spaventoso: in soli sette mesi si è quasi raggiunto il totale degli incidenti dell’intero 2024. La proiezione, se il trend non subirà frenate, porta a stimare oltre 2.200 schianti a fine anno. Una “giungla” d’asfalto dove la distrazione e la densità veicolare stanno trasformando ogni incrocio in un rischio.

Il paradosso della mortalità

C’è un’unica, timida nota in chiaroscuro. A fronte di questo boom di scontri nel 2025, la curva della mortalità sembra flettere leggermente: 16 le vittime registrate fino a luglio. La proiezione annuale (intorno ai 27-28 decessi) indicherebbe un calo rispetto al tragico picco di 41 morti del 2024. Tuttavia, gli esperti invitano a non abbassare la guardia: il calo della letalità è statistico, ma l’aumento vertiginoso degli incidenti indica che la guida a Messina è peggiorata drasticamente. Ci si salva di più forse grazie alla velocità ridotta dal traffico congestionato o alla sicurezza passiva dei veicoli moderni, ma l’incidentalità è fuori scala.

Emergenza distrazione

Cosa sta succedendo? La diagnosi incrociata tra Istat e Polizia locale è unanime: è l’era della guida distratta. Lo smartphone al volante è la prima causa di questa esplosione di tamponamenti e scontri laterali che caratterizza il 2025. A Messina non si corre solo troppo (causa principale dei decessi del 2024), ma si guida “al buio”, con gli occhi sullo schermo invece che sulla strada. E in una città dalla viabilità compressa, l’errore non perdona.

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