
Messina, 13 dicembre 2025 – “Il tentativo di estorsione ai danni della ditta Cosedil, impegnata nel risanamento del Fondo Fucile, è una sporca e gravissima storia, che non può e non deve essere minimizzata, in quanto, secondo quanto emergerebbe in questa prima fase, rappresenta l’ennesimo, inaccettabile tentativo di esercitare, attraverso l’intimidazione e la violenza, il controllo assoluto del territorio e delle attività economiche e sociali che vi operano”. Così Giovanni Pistorio e Mario Mancini, segretari generali, rispettivamente, di Fillea Cgil Sicilia e Fillea Cgil Messina.
“Ciò conferma – ancora Pistorio e Mancini – che il sistema Siino, quello nato per gestire l’affidamento di molti appalti, servizi e forniture, sia ancora in piedi. Anzi, che goda ancora oggi di ottima salute o che, forse, sia ancora più pervasivo e radicato di prima. Le recenti indagini della magistratura messinese, che hanno brillantemente disarticolato il sistema di potere che aveva nelle mani la gestione degli appalti, confermano con chiarezza e senza ambiguità tale ipotesi”.
Pistorio e Mancini proseguono: “Il tentativo di estorsione, coraggiosamente respinto e denunciato da Cosedil, rende evidente come quella, che viene considerata una ditta proveniente da fuori e che quindi potrebbe sfuggire al coacervo soffocante degli interessi criminali messinesi, vada comunque piegata e assoggettata alle regole imposte dal sistema locale, che pretende di controllare l’economia e gli assetti sociali del territorio. E questi fatti lo dimostrano in modo inequivocabile”.
I segretari generali di Fillea Cgil Sicilia e di Messina concludono: “Siamo e saremo vicini ai vertici di Cosedil e ai suoi lavoratori, a maggior ragione in momenti difficili come questi. Così come saremo concretamente e senza esitazioni al fianco di chi vorrà reagire con altrettanto coraggio e determinazione per liberare definitivamente il territorio dal cancro criminale che lo soffoca”.










