

MESSINA – “Il problema non è la pista ciclabile in sé. Il vero problema è adattare interventi di mobilità “green” a una città complessa come Messina senza le necessarie competenze, senza uno studio serio del contesto urbano e senza una visione organica da parte dell’Amministrazione comunale”. Lo affermano i consiglieri comunali della Lega Cosimo Oteri, Amalia Centofanti e Rosaria D’Arrigo intervenendo sul dibattito relativo alle recenti scelte in materia di mobilità sostenibile.

“Messina – aggiungono – non è una tela bianca. Ha una morfologia particolare, spazi limitati e criticità storiche ben note. Pensare di applicare modelli standardizzati, senza adattarli alla realtà locale, significa dimostrare una preoccupante scarsa preparazione sui temi dell’urbanistica e della sostenibilità. Il richiamo continuo a direttive europee – proseguono i consiglieri della Lega – non può diventare un alibi per nascondere l’assenza di progettazione e competenza: il rischio è quello di un green frettoloso, ideologico, che sulla carta appare virtuoso ma nella pratica crea disagi, riduce funzionalità e peggiora la qualità della vita dei cittadini. La sostenibilità vera – aggiungono i consiglieri – è pragmatica, misurabile e costruita su dati reali, non dogmatica. Non basta tracciare linee colorate sull’asfalto per parlare di mobilità sostenibile. Senza una pianificazione seria, senza integrazione con il traffico urbano e senza ascolto del territorio, si produce solo confusione. Se davvero si vuole migliorare la mobilità e rendere la città più sostenibile, occorre investire in competenze, analisi tecniche e confronto con cittadini e categorie produttive. Senza questi elementi – concludono – il “verde” resta solo una scelta estetica e comunicativa, non una soluzione concreta ai problemi della città”.











