

Messina, 7 Dicembre – “Esprimo la mia piena solidarietà alla dottoressa Alessia Barbagallo di Giardini Naxos, brutalmente attaccata dal sindaco di Taormina Cateno De Luca in un post che è la dimostrazione plastica della violenza verbale e del sessismo con cui si scaglia contro le donne quando queste si macchiano del ‘grave reato’ di rifiutare le sue proposte politiche” dichiara la senatrice.
“Il metro di giudizio è ormai evidente ed è solo uno: chi passa con lui, da qualsiasi schieramento provenga, ottiene l’immunità; chi va via o ha la schiena dritta per rifiutare l’adesione, diventa bersaglio di una campagna denigratoria volgare, violenta ed estranea a qualsiasi contesto di vivere civile”.
“Rispondere a De Luca rischia spesso di legittimare la sua essenza, ma ignorarlo chiaramente non basta più: è necessario far comprendere, a chi ancora non ha subito questo trattamento, quanto il suo modo di fare sia pericoloso. A differenza di altri, il mio sostegno alla dottoressa Barbagallo non è di convenienza, ma netto e sentito come donna, professionista e politica”.

Musolino allarga poi il fronte sulla gestione politica e amministrativa: “Sul CCPM De Luca farebbe meglio a tacere. I suoi equilibrismi politici sono serviti solo a tentare di tenerlo a galla, fallendo. La sanità regionale è una cosa seria, la lasci a chi è capace invece di strumentalizzare le sofferenze dei pazienti per i suoi spettacoli teatrali”.
“La verità è che la campagna elettorale su Giardini Naxos è una mera prova di sopravvivenza per il suo sistema politico, ormai frustro e appannato da proclami seguiti da scarsi risultati. Mentre De Luca fa teatro, a Taormina la gestione dei tributi annaspa in uno sconcertante pressapochismo testimoniato da cittadini costretti a file interminabili nel gabbiotto di vetro del corso per correggere bollette errate su tasse già pagate”.“Il quadro è desolante” conclude la Musolino. “A Messina si celebra lo spettacolo del bisogno, offrendo il riscatto sociale come una beneficenza da meritarsi e non come un diritto. A livello regionale, tra volteggi e tatticismi, emerge definitivamente l’inconsistenza di un progetto politico nato con i migliori auspici ma naufragato sotto il peso di una personalità debordante”.










