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Assoluzione Pickwick, l’affondo di Ciraolo: “A Messina non esistono monarchi, ora Basile faccia chiarezza”

- 05/12/2025
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Riceviamo e pubblichiamo integralmente

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La politica e la cronaca


A prestar fede alla sentenza del 27 novembre 2025 di assoluzione con formula piena “perché il fatto non sussiste“, emessa dal giudice Catia Bagnato a discolpa di lettori del Circolo Pickwick messi alla sbarra dalla denuncia per reati penali del Commissario Giovanni Giardina e dell’ Ispettore Cosimo Petitto in servizio nel corpo dei vigili urbani di Messina, a nessuno nella Repubblica italiana è consentito farsi monarca. Quindi, a Messina non vige il codice di vattelapesca brandito dall’ex sindaco Cateno De Luca, né cittadini privati né dipendenti municipali, sospesa la coscienza della propria dignità, come accadde ai compagni di Ulisse in balia della maga Circe, devono eseguire ordini illegali, perché l’ubbidienza non è una virtù.

Sono questi i titoli della cronaca degli otto giorni dal 31 ottobre del 2021 con il tentativo del sequestro dei libri in piazza Lo Sardo, con la denuncia del 4 novembre dei due vigili urbani suggerita dall’ex sindaco Cateno De Luca, col pedinamento e i video del 7 novembre a villa Dante e al domicilio del multato, con la gogna mediatica di lunedì sera dell’8 novembre, infine con l’inizio dell’arbitraria sospensione punitiva del ritiro dei rifiuti per tre mesi.

La concatenazione temporale e la logica dei fatti delineano l’attuazione di un disegno programmato da parte di una squadra collaudata, che inficia anticipatamente ogni alibi di occasionali comportamenti individuali irrelati.
In questo condensato lasso di tempo una compagine di fidati collaboratori, di cui ho fornito le generalità con una lettera raccomandata del 5 novembre 2025 al sindaco Federico Basile, ha inscenato con la regia e per il soddisfacimento dell’ex sindaco Cateno De Luca la rappresentazione di una stolida e insidiosa prova di autoritarismo paesano.

Tra i consiglieri comunali che hanno avuto il testo della mia richiesta di chiarimenti, da settimane sulla scrivania del sindaco, finora solo l’avvocato Dario Carbone, nel ruolo di rappresentante della città eletto nella lista di Fratelli d’Italia, ha espresso con interrogazione urgente n° di Protocollo 0384939 del 29/11/2025 al sindaco Federico Basile la preoccupazione di fugare i dubbi e dissipare i sospetti, per confermare la saldezza delle istituzioni affidategli per il bene della nostra comunità.
L’alternativa della risposta del sindaco alla mia ricostruzione è, se ricosciuta falsa ,denunciarmi per diffamazione o, se ben documentata, procedere a far luce sulle azioni e intenzioni degli intriganti. Tertium datur è un improvvido disinteresse pilatesco, platealmente offensivo e deludente per quanti ripudiano l’appropriazione consortile della politica.
E’ essenziale non ignorare che il governo di un ente pubblico non ha soluzione di continuità, per cui il passato che ritorna attuale diviene, ipso facto, questione all’ordine del giorno.

Messina,4 dicembre 2025

Renato Ciraolo

lo sardo pickwick