
Il sindaco di Milazzo, dati alla mano, smonta il comizio di De Luca. Sotto accusa anche la scelta di esibire un cartonato deformato del primo cittadino: “Una caduta di stile”

Non le manda a dire, Pippo Midili. Giornalista e sindaco, conosce il peso delle parole e, soprattutto, il valore dei fatti. Così, dopo l’incursione di Cateno De Luca e del suo gruppo nella sua Milazzo, ha scelto il terreno a lui più congeniale per la replica: non una piazza, ma una diretta social. Partecipatissima, dicono le cronache digitali.
D’altronde, l’attacco sferrato da “Catenello” & Co. (così chiamato da Midili che lo ricorda dagli albori politici di De Luca) era stato frontale, e non solo a parole. Sul palco, a corredo dell’offensiva verbale, era comparsa anche una sagoma cartonata del sindaco Midili, visibilmente e goffamente deformata nel tentativo di suscitare facile ilarità. Una caduta di stile, un dileggio personale che lambisce pericolosamente il body shaming, e che ha reso la replica del primo cittadino ancora più affilata.
Quello che doveva essere un attacco temerario si è trasformato in un boomerang. Perché Midili, oltre che politico, è giornalista di buona memoria. E, non trascurabile, uomo garbato, concreto e ironico al punto giusto.
In un’ora e mezza di monologo documentato, il sindaco di Milazzo ha demolito il castello di accuse costruito da De Luca e, soprattutto, da Matteo Sciotto. Proprio quest’ultimo ha incassato i colpi più duri, scaturiti dalle sue stesse dichiarazioni.

L’affondo è sulla questione del Piano Regolatore Generale. “Onorevole Sciotto – ha esordito Midili, sornione – lei sbaglia a dire che il PRG scade. Forse solo lei non sa quello che tutti sanno fin dal 1942. Scadono i vincoli espropriativi, ma il Piano regolatore non scade”.
Poi, l’ironia tagliente: “Scade lo yoghurt, scade la carne in scatola ma, onorevole Sciotto, i Prg non scadono”.
Midili incalza, e il fioretto diventa spada. “E come sa se Milazzo ha i vincoli degli espropri scaduti, lei a casa sua, nella città di cui è sindaco, Santa Lucia del Mela, i vincoli sono scaduti dal 2015. Così come lo sono a Roccalumera, a Taormina e a Messina. Per non parlare del fatto che a Santa Teresa non esiste il PRG”.
Archiviata la lezione di urbanistica, Midili ha respinto le insinuazioni su presunte strategie speculative. “Nessuna speculazione a Milazzo”, ha scandito. Per poi aggiungere: “Vista la situazione non posso dire lo stesso di Santa Lucia del Mela, di cui lei è sindaco, perché non lo so. Così come di Taormina, di Roccalumera o di Messina”.
Ma il piatto forte era il dissesto. Midili ha rinfrescato la memoria a “Catenello”, ricordando che il tracollo finanziario di Milazzo risale al 2012. Un’epoca in cui, sottolinea, “proprio la politica di allora, nella quale era protagonista De Luca, non volle che si procedesse a sanare i conti”. Un dissesto sfociato nel 2016, i cui attori principali, secondo Midili, erano “proprio coloro che due giorni fa erano sul palco” con De Luca, e che furono “responsabili di un ulteriore debito di oltre 8 milioni”.
Il confronto con la Taormina del “Salva-Comuni” è stato impietoso. Midili ricorda di aver trovato, al suo insediamento nel 2020, “le casse vuote ed un piano di transazioni frammentato”. Ben diversa la situazione del collega: “A Taormina – ricorda Midili – Catenello ha trovato ben 18 milioni in cassa, una tassa di soggiorno da 4 milioni di euro, una caccia agli evasori già ben definita e un solo creditore importante”.
La conclusione è lapidaria: “Nessun miracolo, quindi. Con i soldi a disposizione siamo bravi tutti”.
Infine, la diretta ha affidato alla cronaca due notizie. La prima: il 29 ottobre prossimo l’amministrazione Midili chiuderà quel dissesto che si trascina dal 2012. La seconda, un messaggio politico che chiude ogni spiraglio a De Luca nel centrodestra: “Io non ti voglio accanto a me”. Anzi, Midili rilancia: “Verrò a Taormina, verrò a Messina per mostrare i fatti e i dati di quella che è vera buona amministrazione… la mia, ovviamente”. Sagoma a parte, Midili ha dimostrato una “dimensione” politica e comunicativa di spessore che ha travolto… “Catenello” e compagni. Il 16 il prossimo comizio in tempi di non campagna elettorale? Sarà interessante capire se De Luca presenterà programmi o si avventurerà ancora una volta sul sentiero del temerario dileggio nei confronti di chi ha dimostrato di conoscerlo bene e di sapere molto più di quanto ha già detto.











