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L’Asp di Messina protagonista ad Expo Medicina con dei progetti innovativi sulla medicina di prossimità.

- 28/10/2025
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Palermo, 28 ottobre 2025 Tecnologia come mezzo per umanizzare la cura e avvicinare la sanità ai pazienti. E’ questo il concetto alla base delle innovazioni proposte dalla Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, sotto la guida del Direttore Generale Giuseppe Cuccì illustrate a ExpoMedicina, alla Fiera del Mediterraneo di Palermo, durante il convegno “Medicina di prossimità, risposte nuove per bisogni complessi”, organizzato dalla ASP e moderato dalla vicedirettrice di Rainews24, Tindara Caccetta.

“La salute è un viaggio che facciamo insieme: istituzioni, professionisti e comunità. Quando affermiamo “che la sanità è sempre vicina a tutti noi”, non parliamo solo di chilometri da percorrere, ma di quartieri, isole, ambulatori, scuole, posti di lavoro, carceri. Tutti luoghi della vita reale nella quale vivono le persone. Voglio dunque condividere con voi un percorso concreto e misurabile, che unisce innovazione, prossimità e responsabilità”, ha esordito il direttore generale, che ha poi illustrato “i quattro interventi che stanno ridisegnando l’accesso ai servizi. Infrastrutture umane e organizzative dove la prevenzione e la cura diventano esperienze quotidiane: trasporto con droni di sangue e medicinali, telemedicina in carcere, la campagna di educazione stradale per i più giovani e l’App come strumento di cura: con i pronto soccorso monitorati e le prenotazioni semplificate”.

La più innovativa è senza dubbio l’utilizzo di droni per il trasporto di farmaci, sangue, organi, campioni per analisi e biopsie e altro materiale sanitario in zone altrimenti difficili da raggiungere, come isole e zone montane. Fortemente voluta e coordinata, oltre che dal Dg Cuccì, dal Direttore del SIMT (Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale) di Patti e Capo Dipartimento dei Servizi, Gaetano Crisà, e sviluppata dalla ABzero, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’idea nasce dall’esigenza di garantire la tempestiva disponibilità di emocomponenti per i pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie insulari. I droni, dotati di capsule intelligenti con sistemi di monitoraggio che assicurano la conservazione ottimale (temperatura, umidità, vibrazioni e integrità del contenuto) del materiale trasportato, riescono a trasportare il materiale sanitario garantendo il rispetto delle norme di sicurezza senza bisogno dell’ausilio di operatori, garantiscono una continuità territoriale che il mare non permetterebbe e riducendo enormemente i tempi di trasporto e consegna dell’80% e i costi diretti del 40%.

“La nostra prima proposta – ha affermato la Direzione Strategica dell’Asp Messina, composta da Cuccì, dal direttore amministrativo Giancarlo Niutta e dal direttore sanitario Giuseppe Ranieri Trimarchi – riguarda un sistema unico in Italia, per il trasporto di sangue e farmaci dall’ospedale di Patti a quello di Lipari. Le isole minori d’altronde, in particolare le Eolie, vivono in un bisogno clinico di una risposta salvavita. Un corridoio aereo che congiunge la terraferma alle isole, a prescindere dalle condizioni meteorologiche”.

“Un’intuizione geniale che intendiamo esportare anche in altre zone, come i monti nobroidei, del tutto isolati”, ha poi annunciato il dg. “Abbiamo trasformato uno strumento di morte in uno strumento di vita e salute”, chiosa Cuccì. “Il secondo servizio innovativo – hanno proseguito i direttori – ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare la comunità, in particolare i giovani, sull’importanza della sicurezza stradale. La campagna ha lanciato un messaggio chiaro: guidare con prudenza, attenzione e rispetto per sé e per gli altri può salvare delle persone”.

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L’Unità Operativa Educare e Promuovere alla Salute, diretta da Chiara Schirò, ha organizzato, con la collaborazione di enti e associazioni, diverse iniziative tra le quali: distribuzione di materiale informativo e kit etilotest sulle navi nello Stretto di Messina, svincoli autostradali, lidi e piazze. In programma, ulteriori idee rivolte alla sicurezza stradale e ai giovani: attività educative nelle scuole secondarie di primo e secondo grado; distribuzione di materiali e kit per l’auto misurazione del tasso alcolemico in alcune serate nei comuni dei territori dove esiste l’azienda sanitaria provinciale.

“La terza progettualità – continuano dalla Direzione Strategica – riguarda la telemedicina in carcere voluta da Antonino Longo Minnolo, dirigente responsabile dei Sistemi Informatici Aziendali e da Carmelo Crisicelli. Il diritto alla cura per le persone detenute è un bisogno impellente. Hanno bisogno di un’assistenza sanitaria equivalente a quella della popolazione generale, senza compromettere sicurezza, tempi di cura, qualità e umanità. Con teleconsulti tra medici del carcere e specialisti ospedalieri, telemonitoraggio dei parametri per pazienti cronici e fragili, accesso a referti, piani terapeutici e diario clinico digitale”.

L’ultimo programma illustrato è quello dell’app “continuità di cura” promossa sempre da Longo Minnolo. “Chiunque abbia vissuto un’esperienza ospedaliera sa quanto sia difficile ottenere informazioni chiare e tempestive. Spesso i familiari attendono ore senza sapere nulla, e questo genera stress, frustrazione e, talvolta, conflitti con il personale sanitario. Non si tratta solo di tecnologia, ma di umanizzazione della cura: dare voce alle persone, ridurre l’ansia e restituire fiducia. Un tracciatore che diventa strumento di trasparenza ma anche di conforto”, ha concluso il direttore Cuccì.

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Proseguendo sulla vicinanza alla popolazione, è intervenuto il dottor Antonino Levita, Direttore sanitario della ASP di Palermo, che ha raccontato il modello sperimentato sotto la sua direzione “L’Open day itinerante della prevenzione dell’Asp Palermo: un modello di sanità di prossimità in Sicilia”, che nasce dall’esigenza di avvicinare i servizi sanitari ai cittadini, soprattutto in contesti periferici e rurali, attraverso camper itineranti e gazebo informativi.

“Credo molto nel concetto di aziende consorelle, nella condizione e nella collaborazione fra istituzioni”, ha esordito. “Così come condivido quanto sostenuto dal dottor Cuccì: il ruolo di gestione della sanità pubblica, è proprio quello di aggiungere umanità, gratuità, facilità di accesso alle cure, offrendo una sanità che debba essere produttiva ma anche accogliente. Per questo – ha proseguito Levita – stiamo sostenendo questo progetto che nasce proprio dall’idea di portare la salute, la prevenzione e l’opportunità di salute più vicino alle persone”. Il primo anello della frontiera della sanità, di questo avvicinamento della sanità alle persone, sono i medici di famiglia quelli che ci danno risposte più immediate e che devono indirizzarci nel percorso specialistico più importante, come ha ricordato la Vicedirettrice Caccetta.

Per loro, la dottoressa Noemi Lopes, Vice segretaria nazionale di FIMMG, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, che ha esposto “Il punto di vista dei medici di famiglia”. Subito dopo, il dottor Paolo Ursillo, dirigente Agenas, ha spiegato i nuovi modelli organizzativi per la medicina territoriale: la riforma del DM77/2022 e gli ultimi risultati del monitoraggio.

Le conclusioni sono state affidate all’ex Sottosegretario alla Salute con il governo Draghi e oggi Consulente del ministero, Andrea Costa, che ha parlato di “Pnrr e le opportunità per il nostro SSN”. Per Costa: “Un insegnamento che la pandemia ci ha lasciato, è che le grandi sfide si affrontano se si fa squadra. Dove ognuno si sente protagonista e responsabile per la propria parte di competenza. E momenti come questi sono preziosi, perché permettono di capire le difficoltà delle realtà territoriali, ma anche i punti forza e le opportunità per il nostro SSN”. L’ex Sottosegretario ha poi voluto ringraziare chi questa sanità la struttura e porta avanti ogni giorno: “Un grazie a tutto il personale sanitario che tutti giorni lavora per il bene comune, perché nonostante le difficoltà, abbiamo veramente un sistema di eccellenza”.

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