
La madre della bambina scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004 ha diffuso una nuova “age progression” realizzata da un’esperta USA, basata sulle foto dei genitori. “Diamo a Denise la possibilità di ritrovare la strada”.

Piera Maggio, la madre di Denise Pipitone, non si arrende. A oltre 21 anni dalla scomparsa della bambina, rapita a Mazara del Vallo il 1° settembre 2004, ha diffuso una nuova, impressionante ricostruzione dell’aspetto che la figlia potrebbe avere oggi, all’età di 24 anni.
L’elaborazione (“age progression”) non è un’immagine generica, ma è stata realizzata da una professionista statunitense specializzata nel settore. L’esperta, come sottolineato dai genitori, ha lavorato partendo da un elemento ritenuto fondamentale: le fotografie di Piera Maggio e del padre biologico della bambina, Pietro Pulizzi, avvalendosi di analisi tecniche appropriate per mostrare le possibili sembianze attuali di Denise.
Insieme alla nuova immagine, Piera Maggio e Pietro Pulizzi hanno lanciato un accorato appello alla massima diffusione, chiedendo un aiuto specifico.
“Vi chiediamo gentilmente di condividere in massa, possibilmente non con copia e incolla”, si legge nel messaggio. L’invito è a far circolare i post direttamente dai profili e dalle pagine ufficiali che da sempre seguono il caso, con un obiettivo chiaro: superare i confini nazionali. “Vorrei che […] arrivassero anche all’estero. Diamo a Denise la possibilità di ritrovare la strada di casa e di riabbracciare i suoi veri genitori”.
Oltre 21 anni di misteri e battaglie legali
La scomparsa di Denise Pipitone resta una delle pagine più buie della cronaca italiana. Era il 1° settembre 2004. Denise aveva poco meno di 4 anni e giocava davanti alla sua abitazione, in via La Bruna. Scomparve in un attimo, nell’istante in cui la zia Giacoma era rientrata in casa per richiamare il figlio, cugino della piccola, per il pranzo.
Da quel momento si sono perse le tracce della bambina. La macchina delle ricerche scattò immediatamente, estendendosi a tutto il territorio nazionale ed europeo, ma senza esito. L’impegno instancabile e la determinazione della mamma Piera Maggio hanno fatto sì che la storia del rapimento diventasse un caso nazionale, tenendo viva la speranza di ritrovare la figlia.
Durante gli anni, le ipotesi investigative si sono sempre concentrate sulla pista del rapimento. I sospetti si sono indirizzati verso l’ex moglie di Piero Pulizzi (papà biologico di Denise), Anna Corona, la figlia di quest’ultima, Jessica Pulizzi, e l’ex fidanzato della ragazza, Gaspare Ghaleb.
Tuttavia, il lungo e complesso percorso giudiziario non ha portato a una condanna. La posizione di Anna Corona, accusata di sequestro di minorenne, è stata archiviata dal gip di Marsala nel dicembre 2013. Jessica Pulizzi è stata assolta nei tre gradi di giudizio. Per Gaspare Ghaleb è intervenuta la prescrizione del reato.
Nonostante la Procura di Marsala sia tornata a indagare il 3 maggio 2021, nel dicembre dello stesso anno il gip ha disposto una nuova archiviazione del caso.











