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ATM, anche l’officina ai privati. I sindacati: “Atto incomprensibile, pronti alla lotta”​

- 13/10/2025
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MESSINA – La strategia delle esternalizzazioni in ATM S.p.A. non si ferma e, dopo verificatori e guardiania, colpisce uno dei settori storicamente più importanti dell’azienda: l’officina. Una decisione definita “incomprensibile” dai sindacati Fit Cisl, Orsa e Faisa Cisal, che annunciano dure azioni di protesta per ottenere risposte che, al momento, latitano.​La notizia, che circolava da tempo, era stata oggetto di una precisa domanda rivolta in Consiglio Comunale alla Presidente e Direttore Generale facente funzioni, l’avvocato Carla Grillo, la quale però non ha fornito alcuna delucidazione in merito, lasciando di fatto irrisolti i dubbi dei lavoratori e delle loro rappresentanze.​I preparativi nel quartier generale di Via La Farina​Quel silenzio, secondo i sindacati, trova ora una conferma nei “movimenti” inequivocabili all’interno delle officine della sede di Via La Farina. Si lavora, denunciano le sigle, non per potenziare il servizio interno, ma per fare spazio ai privati. I locali delle manutenzioni vengono riorganizzati in quello che appare come il preludio all’ingresso dell’impresa esterna che si è aggiudicata il bando per la riparazione di un centinaio di autobus, sostituendo di fatto gran parte delle risorse interne.​Un tradimento del “Salva Messina”​Questa strategia, sottolineano con forza Fit Cisl, Orsa e Faisa Cisal, è in netta e insanabile contraddizione con i principi fondanti del piano “Salva Messina”, l’accordo firmato proprio dalle organizzazioni sindacali nel 2018 per il risanamento e il rilancio dell’allora azienda speciale. Quel documento, infatti, puntava tutto sulla valorizzazione delle risorse umane e professionali interne all’azienda.​Non solo, il piano rilanciava, immaginando le officine di ATM come un potenziale centro di profitto, in grado di offrire servizi di manutenzione anche a società di trasporto esterne, generando così nuove fonti di guadagno. Una visione diametralmente opposta a quella attuale, che smantella il potenziale interno per affidarsi a operatori esterni.​La mobilitazione​L’ingresso dei privati in un settore così strategico è una svolta che i sindacati giudicano in maniera “assolutamente negativa”. La mancanza di risposte da parte del vertice aziendale e la prosecuzione di un piano che svuota l’azienda delle sue competenze non lasciano alternative. Vengono annunciate nuove ed eclatanti forme di protesta per contrastare una decisione che mette a rischio il futuro dei lavoratori e la stessa vocazione produttiva di ATM.

grillo bressan
grillo bressan