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Sanità Siciliana, dati errati sulle Cardiochirurgie Pediatriche: è scontro politico

- 09/10/2025
Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo

Il capogruppo M5S Antonio De Luca denuncia “dati falsificati” per declassare il polo di Taormina, eccellenza internazionale, a favore di Palermo. L’assessore ammette “un errore”, ma la maggioranza si spacca e il caso esplode a Roma.

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Una bufera politica e istituzionale si abbatte sulla sanità siciliana. Il caso dei dati, ritenuti errati, inviati dalla Regione al Ministero della Salute riguardo alla rete delle cardiochirurgie pediatriche, approda in Parlamento e infiamma il dibattito all’Assemblea Regionale Siciliana (Ars). Al centro della contesa, la proposta di declassare il centro di Taormina, un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale, a favore di quello di Palermo, gestito dal Gruppo San Donato. Il Movimento 5 Stelle, con in testa il capogruppo Antonio De Luca, denuncia una “falsificazione dei dati”, mentre Fratelli d’Italia chiede chiarezza e Forza Italia si divide.

La Denuncia del Movimento 5 Stelle

Antonio De Luca alla manifestazione con i genitori

L’accusa del capogruppo M5S, Antonio De Luca: “È una scelta politica travestita da atto tecnico, che rischia di depotenziare un’eccellenza mondiale come Taormina”.

A sollevare il caso è il deputato M5S Antonio De Luca, che, documenti alla mano, contesta frontalmente le cifre presentate dalla Regione. Secondo il piano, il centro di Palermo (Hub) avrebbe eseguito operazioni più complesse e numerose rispetto a quello di Taormina (Spoke). Una versione che De Luca smonta pezzo per pezzo: “Alla cardiochirurgia di Taormina i casi congeniti trattati chirurgicamente nel 2025 sono 105 e non 65, nel 2024 sono 143 e non 103, nel 2023 furono 149 e non 42”.

Le incongruenze, secondo il deputato, non si fermano qui. “Il peso medio dei DRG cardiochirurgici attribuiti a Palermo per gli anni 2024 e 2025 è nettamente più basso di quello indicato nel piano,” accusa De Luca. “Al Civico di Palermo vengono dichiarati 82 interventi nel 2024 e 35 nel 2025, ma con pesi DRG cardiochirurgici gonfiati: 6,5 nel 2024 e 5,5 nel 2025, contro il 2,29/2,50 reale. I valori attribuiti a Palermo non sono riferibili solo a procedure cardiochirurgiche, ma includono anche interventi di cardiologia e anestesia pediatrica, falsando i conteggi”.

A questo si aggiungono i dati sul tasso di occupazione dei posti letto: 97,3% a Taormina contro il 34% di Palermo, dove risulterebbero chiusi quattro posti letto. “Se si trattasse solo di superficialità sarebbe grave, ma se vi fosse la volontà di nascondere le carenze del centro palermitano sarebbe ancora più inquietante. È una scelta politica travestita da atto tecnico,” chiosa De Luca, chiedendo al Presidente della Regione, Renato Schifani, l’immediato ritiro del piano.

La Difesa dell’Assessorato e le Fratture nella Maggioranza

Assessore alla Salute Daniela Faraoni

La parziale ammissione dell’assessore Faraoni: “C’è un’incongruenza dovuta a un errore materiale”.

Messa alle strette, l’assessora regionale alla Salute, Daniela Faraoni, sentita in commissione Insularità a Roma, ha ammesso: “C’è un’incongruenza per un errore materiale, stiamo facendo verifiche”. Tuttavia, ha respinto le accuse di voler manipolare i dati, sottolineando come la rete ospedaliera abbia comunque garantito la presenza di un secondo centro di cardiochirurgia pediatrica, nonostante la normativa ne preveda uno solo per l’intera regione.

Tommaso-Calderone
Tommaso-Calderone

Il caso spacca anche Forza Italia. Calderone chiede la testa del responsabile: “Necessario capire chi ha commesso l’errore già ammesso dall’assessore”.

La vicenda, però, crea profonde crepe all’interno della stessa maggioranza di governo. Fratelli d’Italia, per voce del capogruppo Giorgio Assenza e dei deputati messinesi Pino Galluzzo e Giuseppe Zitelli, ha chiesto una convocazione urgente in commissione Sanità per fare luce sui criteri adottati. Una presa di posizione che ha irritato l’ala palermitana del partito, pronta a difendere il centro del capoluogo.

Anche in Forza Italia si registrano tensioni. Il deputato nazionale Tommaso Calderone, noto per le sue posizioni critiche verso la linea di Schifani, ha definito i fatti denunciati da De Luca “di assoluta gravità” se accertati. “L’assessore Faraoni ha dichiarato che almeno un dato è errato,” ha affermato Calderone. “Le verifiche vanno fatte con tratti di immediata urgenza. Vigilerò con attenzione massima e ho necessità di capire chi soggettivamente ha commesso l’errore per i provvedimenti che non indugerò a chiedere”.

La richiesta è chiara: ritirare un piano basato su presupposti numerici contestati e salvaguardare un centro, quello di Taormina, convenzionato con l’ospedale Bambino Gesù di Roma e recentemente premiato a Washington come “Centro di Eccellenza Gold Level”, primo in Italia e quinto in Europa. La politica è chiamata a dare risposte urgenti per il futuro della sanità pediatrica in Sicilia.

sasha agati voce per padre pio
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