
La magistratura messinese è in lutto per la scomparsa di Alfredo Alì, magistrato a riposo e figura di grande prestigio per il mondo della giustizia. Già autorevole presidente del Tribunale della città dello Stretto, Alì ha rappresentato per decenni un punto di riferimento per competenza e rigore istituzionale.
La sua lunga carriera al servizio dello Stato era iniziata in Calabria, dove aveva assunto il suo primo incarico come pretore a Santa Severina, per poi proseguire a Palmi. Il 1960 segnò una tappa fondamentale nel suo percorso professionale con il trasferimento a Messina, città in cui avrebbe speso il resto della sua vita lavorativa.
All’interno del Palazzo di Giustizia peloritano ricoprì svariati e delicati incarichi, lasciando un’impronta significativa in ogni ruolo. Fu presidente della terza sezione civile e guidò con autorevolezza anche la Commissione Tributaria, distinguendosi sempre per la sua profonda conoscenza del diritto e il suo equilibrio.
Un percorso professionale esemplare, segnato nella vita privata da un dolore profondo e incancellabile: la perdita prematura della sua cara figlia, Maria Teresa. Chi lo ha conosciuto ne ricorda, oltre alla levatura del giurista, il tratto umano e riservato.
