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Il silenzio assordante della piscina vuota (e dell’assessore Finocchiaro): a Messina l’inclusione messa in attesa

- 29/08/2025
piscina graziella campagna

L’appello del Consigliere Nunzio Signorino sulla riapertura della Piscina Comunale “Graziella Campagna” non è una semplice richiesta, ma un sasso lanciato nello stagno

C’è un tempo per i nastri da tagliare e uno per la manutenzione silenziosa ma vitale del quotidiano. A Messina, con l’anno scolastico alle porte, il secondo sembra drammaticamente in ritardo. L’appello del Consigliere Nunzio Signorino sulla riapertura della Piscina Comunale “Graziella Campagna” non è una semplice richiesta, ma un sasso lanciato nello stagno dell’apparente quiete amministrativa, le cui onde arrivano dirette alla scrivania dell’Assessore agli impianti sportivi, Massimo Finocchiaro.

La questione, sollevata con garbo istituzionale, va ben oltre la semplice fruibilità di un impianto. La piscina di Viale San Martino, come sottolinea Signorino, non è un lusso, ma un presidio di civiltà. Per molti bambini, in particolare per quelli con disturbo dello spettro autistico, l’acqua non è solo svago, ma un’alleata terapeutica insostituibile. È un ambiente dove le barriere sensoriali si attenuano, il corpo trova una nuova libertà e la relazione con gli altri diventa più fluida. Chiudere quella porta significa negare un’opportunità, sospendere un percorso di crescita e caricare le famiglie di un’ulteriore, ingiusta, fatica.

finocchiaro bn

Di fronte a un bisogno così primario, il silenzio o il ritardo della politica assume i contorni di una colpa. Il ruolo di un assessore, soprattutto in un settore “tecnico” come quello degli impianti sportivi, non può esaurirsi nella gestione dell’esistente o nella pianificazione di nuovi grandi progetti. La vera misura della sua efficacia risiede nella capacità di garantire che le strutture non siano solo muri e vasche, ma luoghi vivi, accessibili e funzionali, specialmente per chi ne ha più bisogno. Insomma, in primo luogo, nella buona gestione dell’ordinario.

L’appello di Signorino, quindi, si trasforma in una domanda diretta all’Assessore Finocchiaro e all’amministrazione Basile: qual è il posto che l’inclusione occupa nell’agenda politica cittadina? È una priorità da garantire con azioni tempestive o una parola da sfoggiare nei discorsi ufficiali, per poi lasciarla sbiadire nella burocrazia?

Mentre si attende una risposta che si auspica rapida e risolutiva, resta il ronzio di fondo di un’amara constatazione. Una città che si definisce attenta ai diritti di tutti non può permettersi di lasciare a secco le speranze dei suoi cittadini più fragili. Messina attende un tuffo. Non solo nell’acqua della “Graziella Campagna”, ma in un mare di responsabilità che la politica ha il dovere di navigare. Con urgenza e, soprattutto, con sensibilità.

consigliere signorino terza municipalita
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