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Dalla Sicilia alla Lituania: L’Arte ciclica di Alex Caminiti in residenza a Šiauliai. “Nemo propheta in patria”

- 17/08/2025
Caminiti Lituania
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Šiauliai, Lituania – Si rafforza e si arricchisce il ponte culturale tra l’Italia e la Lituania. La Galleria d’Arte di Šiauliai, in una proficua collaborazione con il centro culturale ed educativo “Labas Itala”, inaugura un nuovo capitolo del suo programma di residenza artistica. Dopo aver inviato, a partire dal 2021, numerosi artisti lituani a Itala, in Sicilia, quest’anno il flusso creativo si inverte, accogliendo per la prima volta un artista italiano nel cuore della Lituania settentrionale.

A rappresentare l’arte italiana è Alex Caminiti, messinese classe 1977, figura di spicco dell’espressionismo astratto e dell’arte informale. Artista che vive e lavora nella sua Messina, Caminiti sviluppa un linguaggio visivo potente, forgiato attraverso un’azione emozionale intensamente trasformativa. Il suo processo creativo parte dalla raccolta di dati sensibili che vengono poi trasfigurati secondo una poetica unica e personale. La sua rappresentazione visionaria si astrae dalla realtà fenomenica per divenire una fusione purificata di azione e materia.

Con una carriera avviata nel 2000, Caminiti vanta un curriculum di respiro internazionale, con mostre personali e partecipazioni a prestigiose collettive in tutto il mondo, dall’Europa alle Americhe, fino a Oceania e Asia. Le sue opere arricchiscono collezioni private e le sue sculture monumentali dialogano con lo spazio pubblico di diverse città, testimoniando la forza di un’espressione che non conosce confini.

Caminiti Lituania

Durante la sua residenza a Šiauliai, realizzata in collaborazione con lo spazio per progetti artistici indipendenti “Garažas”, Alex Caminiti esplorerà due temi interconnessi di profonda valenza simbolica. Il primo è una riflessione sulla vita come ciclo infinito, un perpetuo movimento dove l’inizio e la fine non sono che due punti coincidenti, uniti in un terzo che genera nuova energia. “La natura ciclica di ogni azione, di ogni fenomeno è inevitabile,” afferma l’artista, “la fine di qualcosa è sempre l’inizio di qualcos’altro.”

Il secondo tema indaga la connessione intrinseca tra legno e carta, una metamorfosi che riflette essa stessa il concetto di ciclicità. La carta, nata dal legno, diventa supporto per la conoscenza e l’ignoranza, per la scrittura e la lettura. Toccarla significa entrare in contatto con il ciclo dell’infinito. Le sue opere, caratterizzate da forme circolari in perpetuo movimento spaziale, sono concepite per essere senza fine, frammenti di un eterno divenire. Attraverso questa ricerca, l’artista mira a creare opere che possano resistere alla prova del tempo, infondendo un messaggio di speranza per l’umanità.

Caminiti Lituania

La Galleria d’arte di Šiauliai è lieta di invitare il pubblico a scoprire l’universo artistico di Alex Caminiti. La presentazione delle opere realizzate durante la residenza si terrà venerdì 22 agosto alle ore 19:00 presso lo spazio per progetti artistici indipendenti “Garažas” (via Liejyklos 7A).

Nella stessa serata, lo spazio “Garažas” ospiterà anche l’inaugurazione della mostra fotografica “Frammenti di Sicilia”, opera prima della giovane artista Simona Gurejeva, creando un dialogo ancora più stretto tra le due culture e i due territori. Un evento imperdibile che celebra il potere dell’arte di unire, trasformare e guardare oltre l’orizzonte.

Nemo propheta in patria

Mentre l’arte di Alex Caminiti viene celebrata in Lituania, consolidando ponti culturali internazionali, una nota amara emerge dalla sua stessa terra d’origine. A Messina, la scultura monumentale “Messina”, che l’artista ha donato alla sua città come gesto d’amore e simbolo di rinascita, versa in uno stato di incuria e abbandono. L’opera, anziché essere tutelata come patrimonio della comunità, soffre il degrado, vittima di vandalismo e mancata manutenzione.

Una vicenda che incarna perfettamente l’antico adagio latino “Nemo propheta in patria”, “Nessuno è profeta nella sua patria”. Spesso, infatti, il valore e il talento di una persona faticano a essere pienamente riconosciuti proprio nel luogo in cui è nata e cresciuta. Messina non fa eccezione. Così, mentre un paese straniero accoglie e valorizza la sua visione, la città che ha ispirato il nome stesso della sua opera sembra dimenticarla. Un paradosso che rende la ricerca di speranza e di eternità dell’artista ancora più potente e, al tempo stesso, più struggente.

Statua Messina
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