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Femminicidio Campanella, la Procura sequestra la salma del suicida Stefano Argentino

- 07/08/2025
carcere 7

Disposta l’autopsia sul corpo del 27enne. Nel mirino degli inquirenti la perizia medica che ne declassò il livello di sorveglianza in carcere.

La Procura di Messina ha disposto il sequestro della salma di Stefano Argentino, il 27enne che si è tolto la vita nel carcere di Gazzi, dove era detenuto per il femminicidio della 22enne Sara Campanella. Il provvedimento è un passo fondamentale nell’inchiesta aperta per fare luce sulle circostanze che hanno portato alla morte del giovane. Secondo quanto si apprende, sul corpo di Argentino verrà eseguita l’autopsia, un atto dovuto nell’ambito del fascicolo che al momento procede senza ipotesi di reato né indagati. L’obiettivo primario degli inquirenti, coordinati dal procuratore Antonio D’Amato, è ricostruire con esattezza la dinamica dell’accaduto. Un punto cruciale delle indagini riguarderà la decisione di allentare la vigilanza sul detenuto. Sotto la lente della magistratura finirà, infatti, la perizia medica che ha permesso il “declassamento” del livello di sorveglianza da alto rischio a regime comune. Gli accertamenti dovranno chiarire se la valutazione delle condizioni psicofisiche di Argentino sia stata adeguata, data la sua nota inclinazione a gesti di autolesionismo fin dal momento dell’arresto.

Carcere Gazzi