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Caso Todaro all’Università di Messina: Il Sindacato Chiede la Decadenza dal Consiglio d’Amministrazione

- 04/08/2025
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Messina, 4 agosto 2025 – Un nuovo fronte di dibattito si apre all’Università di Messina, con la Snals Confsal che ha sollevato la questione della compatibilità di Paolo Todaro, noto sindacalista e membro del Consiglio d’amministrazione dell’Ateneo, con la sua attuale carica. Il sindacato chiede la sua decadenza, sostenendo che un recente mutamento di status lavorativo abbia compromesso i requisiti di eleggibilità.

Il fulcro della contestazione riguarda la decisione di Todaro di richiedere l’aspettativa dall’Università dopo aver superato una prova selettiva come dirigente sanitario biologo presso il Policlinico Universitario. Secondo la Snals Confsal, questo passaggio di ruolo configura un “evidente mutamento di status” che renderebbe Todaro incompatibile con la sua posizione nel Consiglio d’amministrazione.

La Tesi della Snals Confsal: Permanenza dei Requisiti

La Snals Confsal ha inviato una comunicazione ai vertici dell’Università di Messina, argomentando che “la permanenza dei requisiti di eleggibilità è condizione essenziale per il mantenimento della carica”. Il sindacato cita il Regolamento generale di Ateneo, il quale prevede che “ogni mutamento di status successivo alla data di elezione dei rappresentanti di categoria comporta il rinnovo della rappresentanza”.

La ratio di tale disposizione, secondo la Snals, è quella di garantire che i rappresentanti siano in una posizione di piena funzionalità e assenza di conflitti di interesse che possano pregiudicare il corretto esercizio del loro mandato. Sebbene al momento dell’elezione Todaro possedesse i requisiti, la sua attuale condizione di personale in aspettativa presso un’altra Azienda ospedaliera universitaria, con un diverso profilo dirigenziale, farebbe venir meno tali requisiti.

A supporto della sua posizione, la Snals Confsal richiama anche la giurisprudenza del giudice amministrativo, che in diverse occasioni ha chiarito come i requisiti di eleggibilità e compatibilità debbano sussistere non solo al momento dell’elezione, ma per tutta la durata del mandato, e il loro venir meno comporta la decadenza dalla carica. Mantenere la carica in una situazione di carenza dei requisiti, prosegue il sindacato, non solo rischierebbe di compromettere la legittimità delle decisioni del Consiglio, ma si porrebbe in palese contrasto con lo stesso Regolamento di Ateneo.

La Posizione di Todaro e la Risposta dell’Ateneo

Dal canto suo, Paolo Todaro sostiene che non sussistano ragioni di incompatibilità. A suo dire, l’aspettativa è stata richiesta per ragioni puramente lavorative e non configurerebbe alcuna situazione di conflitto.

La questione è ora al vaglio dell’Ateneo. La Rettrice Giovanna Spatari ha risposto alla Snals-Confsal, comunicando che “è stato avviato il relativo procedimento, ai sensi della normativa vigente, e che sono in corso i necessari approfondimenti, anche con i competenti organi consultivi. All’esito, la scrivente si riserva di assumere le conseguenti determinazioni”.

La vicenda, che vede al centro una figura già nota per le sue precedenti denunce e il ruolo ricoperto nella questione delle dimissioni dell’ex rettore Salvatore Cuzzocrea, promette ulteriori sviluppi e accende i riflettori sulla trasparenza e la corretta gestione delle cariche all’interno dell’Università di Messina.

Università Messina rettorato
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