
SPADAFORA – Una notizia giunta ieri, improvvisa, che ha scosso profondamente non solo il mondo della scuola, ma intere comunità. Si è spenta prematuramente la professoressa Emilia Arena, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Spadafora. Una perdita improvvisa che lascia un sentimento di incredulità e profondo dolore a Spadafora, Saponara e Rometta, i comuni uniti sotto la sua guida attenta e appassionata.
La professoressa Arena era diventata in questi anni un punto di riferimento insostituibile. La sua figura si distingueva per una professionalità impeccabile, unita a una disponibilità e a un’umanità non comuni. La porta del suo ufficio era sempre aperta per tutti: studenti, docenti, personale ATA e famiglie trovavano in lei una dirigente capace di ascoltare, consigliare e risolvere, unendo la fermezza del ruolo a una straordinaria capacità di dialogo.
Il suo impegno andava ben oltre la gestione amministrativa. Ha saputo creare un ambiente scolastico sereno e stimolante, promuovendo progetti e iniziative che hanno arricchito il percorso formativo di centinaia di ragazzi. La sua visione della scuola era quella di una vera e propria famiglia allargata, un presidio di cultura e legalità fondamentale per la crescita del territorio.
A interpretare il cordoglio di un’intera comunità è il sindaco di Spadafora, Lillo Pistone, che ha voluto ricordarla con un commosso messaggio: “La scomparsa della professoressa Emilia Arena ci lascia attoniti e addolorati. Non era solo una Dirigente Scolastica di eccezionale professionalità, ma un’alleata preziosa per la crescita della nostra comunità. La sua disponibilità ha reso la collaborazione tra Comune e Scuola sempre proficua e costruttiva. La sua dedizione al mondo della scuola e ai nostri ragazzi è stata un esempio per tutti. A nome mio e dell’intera amministrazione comunale, esprimo la più sentita vicinanza alla sua famiglia. Lascia un vuoto incolmabile”.
L’eredità della professoressa Arena non si limita ai progetti realizzati o ai traguardi raggiunti dal suo istituto. Il ricordo che lascia è quello di un sorriso accogliente, di una parola di conforto sempre pronta e di una passione autentica per il suo lavoro. Un’eredità che continuerà a vivere nei corridoi della scuola e nel cuore di tutti coloro – studenti, colleghi e genitori – che hanno avuto il privilegio di conoscerla e di percorrere un pezzo di strada insieme a lei.
