
Sud chiama Nord getti la maschera: Schifani viene utilizzato come un calesse per portare soldi da Palermo a Messina senza riconoscere alcun valore politico all’alleanza.

“Prendiamo atto che l’Assessorato alle Autonomie Locali ha sollecitato il Sindaco Metropolitano Federico Basile a relazionare sull’immobilismo dell’organo provinciale, cercando di porre un freno a quella che è una scelta dettata evidentemente da mere finalità politiche che indeboliscono lo stesso assetto democratico delle istituzioni.
La paralisi del Consiglio Metropolitano, determinata dall’immobilismo del sindaco Basile, costituisce un indebito accentramento di competenze e poteri che nel passato, fino a quando non si sono svolte le elezioni di secondo livello, ha consentito a Sud Chiama Nord, partito di appartenenza del Sindaco metropolitano, di accentrare la spesa quasi esclusivamente sul Comune di Messina, tagliando le risorse per i comuni della provincia che, oggi più che mai hanno bisogno di essere rappresentati nelle scelte della programmazione economica e nella vigilanza sull’impiego delle risorse.
E’ essenziale, infatti, che si faccia particolare attenzione alla programmazione della spesa, onde evitare che si perdano importanti finanziamenti, come è già accaduto con i fondi FSC definanziati che erano destinati ad opere come la Strada Panoramica Castroreale – Monti Peloritani, come quelli che servivano per la realizzazione della Strada a scorrimento veloce Patti San Pier Niceto, o ad esempio i fondi previsti per la realizzazione dello svincolo autostradale di Santa Teresa di Riva Valle d’Agrò.
Oltre il dato giuridico, risalta anche quello politico: è giunto il momento per Sud Chiama Nord di gettare la maschera e manifestare concretamente la lealtà al neonato accordo di coalizione con il centrodestra, oppure ammettere ciò che è sempre stato chiaro, ovvero che Schifani viene utilizzato come un calesse per portare soldi da Palermo a Messina senza riconoscere alcun valore politico all’alleanza.
Del resto è impossibile per gli alleati di centrodestra continuare ad assistere a Messina e a Taormina a nomine di sottogoverno sempre quale appannaggio esclusivo di soggetti che fanno capo al sistema De Luca, mentre da Palermo il governo a trazione centro destra elargisce contributi e finanziamenti alla città di Messina.
Le elezioni di secondo livello hanno ripristinato un livello minimo di democrazia, adesso è il Sindaco Metropolitano a dovere fare la sua parte”. Lo dice la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino.
