
Il cortile del Rettorato stracolmo di studenti, ma anche di autorità e forze dell’ordine. Migliaia di visi rivolti verso la sommità della grande scalinata sulla quale, mostrando il suo dolore, è comparsa la figura della mamma di Sara Campanella, sorretta dalla rettrice Giovanna Spatari e dal sindaco di Messina. Poche parole proferite a stento e con fatica, un ringraziamento per i tanti presenti, per tutti.

Il corteo si è mosso dopo le dichiarazioni accorate, commosse e anche incazzate di rappresentanti degli studenti universitari e della scuola.

Occhi lucidi e voci rotte dalla emozione e dal dolore. Le migliaia di giovani in corteo, con i visi illuminati dalle candele, si sono avviate lentamente verso la via Cesate Battisti, anticipati da polizia e dalla municipale, mentre un silenzio spettrale li accompagnava. Il corteo è così giunto fino a piazza Unione Europea, a palazzo Zanca, dove il ringraziamento del sindaco Basile, non avvertibile senza microfono, ha concluso il compostissimo evento di commemorazione di chi non c’è più, rubato dall’idiozia di chi “voleva solo parlare”, e per questo, non corrisposto l’ha uccisa.

Presenti al corteo la Senatrice Dafne Musolino, il senatore Nino Germanà e l’amministrazione comunale.
