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Fondi Sviluppo e Coesione: Messina e Taormina pesano quasi ZERO. Delegazione regionale e nazionale di ScN non ha garantito territorio. E il Ponte cosa c’entra?

- 17/06/2024
DEPUTATI SICILIA VERA E SUD CHIAMA NORD

Desta dibattito e anche preoccupazione il fatto incontestabile che Messina sia pesata così poco sulla quota totale assegnata alla nostra città sul totale di 6 miliardi e 862 milioni di euro che il Governo Meloni ha previsto per la Sicilia, in accordo con il Presidente della Regione. Lo stesso Presidente Schifani avversato e anche deriso pubblicamente da Cateno De Luca, sindaco di Taormina e leader del sindaco di Messina Federico Basile. Se Messina città Metropolitana riceverà “solo” 457 milioni di euro e la città 74 milioni per poche opere ammesse al finanziamento, in buona parte lo si deve anche alla politica di isolamento adottata da Cateno De Luca e da Sud chiama Nord nei confronti del Governo Regionale e di quello Nazionale. Non dialogare e pontificare con il dito sempre puntato, tra “bancomat della politica” e “logiche politico mafiose”, il risultato è che oggi il Sindaco Basile con evidente certezza dovrà archiviare molti dei progetti che sperava di ribaltare dalla misura precedente dei Fondi di Sviluppo e Coesione a quella odierna.

E’ il peso dell’assenza di dialogo e di presenza alla Regione, al Governo, che alla fine restituisce il peso specifico della amministrazione messinese pari quasi a zero, ma anche di una improbabile capacità di progettazione non adeguata agli alti standard a cui ci aveva abituato l’amministrazione precedente, guidata a Messina proprio da Cateno De Luca, ma con il supporto fondamentale di Carlotta Previti. Tant’è che anche Taormina soffre, anzi non prende nulla.

Con i 457 milioni di euro in arrivo a Messina e provincia, di cui solo 74 per il territorio cittadino, si potrà finanziare il completamento del Porto di Tremestieri, che quindi non è certo merito di questa amministrazione. Si finanzieranno interventi volti a ridurre e contrastare il dissesto idrogeologico, la riqualificazione del Forte Gonzaga e la realizzazione dell’asilo nido di Sperone. Quella dei fondi per Messina, di molto inferiori rispetto a Palermo (944 milioni) e a Catania (768 milioni), detta le regole per la lettura del racconto auto celebrativo che il Sindaco Basile e la sua Giunta, partecipate comprese, ha narrato alla Messina che ancora ci crede.

E il Ponte? Non giustifica nulla e non può di certo compensare l’esiguità dei fondi assegnati a Messina, in quanto l’opera NON è solo per la città dello Stretto, ma ha una valenza nazionale e un’importanza in termini di investimento che ha una ricaduta a vantaggio delle due Regioni: Sicilia e Calabria.

Cosa dovrebbe o potrebbe fare adesso la delegazione politica regionale e nazionale? La stessa, fuori casa di Sud chiama Nord, derisa, attaccata e anche ignorata durante il periodo sempiternelettorale del leader di riferimento del sindaco Basile? E cosa ha saputo fare quella che fa riferimento diretto proprio a Cateno De Luca, se non dimostrare con evidenza l’incapacità di garantire il nostro territorio?

schifani basile