
4 DIC 2020
E’ un macellaio di 59 anni il padre del bambino che il 4 novembre scorso fu ritrovato in un cassonetto avvolto in un plaid. L’uomo che finse di ritrovarlo era quindi il padre. Il macellaio chiamò la sala operativa della Questura di Ragusa chiedendo l’intervento delle volanti asserendo di aver ritrovato un neonato avvolto in una coperta, dentro un sacchetto di plastica, all’interno di un cassonetto dei rifiuti. Lo ha chiarito la polizia di Stato dopo le indagini.
Gli investigatori della Squadra Mobile hanno ascoltato l’uomo, di 59 anni, che aveva trovato il bimbo che affermava di aver notato, dinanzi la sua macelleria, un sacchetto di plastica e di essersi avvicinato per rimuoverlo credendo che contenesse spazzatura ma udendo dei gemiti aveva poi scoperto il neonato.
L’uomo avrebbe chiesto aiuto a un’amica che, arrivata sul luogo del ritrovamento, decise insieme a lui di avvisare le forze dell’ordine. I poliziotti, hanno continuato le indagini ed è emerso che il macellaio, legato sentimentalmente ad una donna di 41 anni, la sera del 4 novembre scorso, è stato chiamato da lei, a Modica, e ha scoperto che la compagna aveva appena partorito. La donna – dicono gli investigatori – aveva chiesto all’uomo di lasciare il bambino in ospedale, lui invece decise di metterlo in un sacchetto di plastica e trasportarlo fino a Ragusa, inscenando il ritrovamento. Grazie all’ intervento della Polizia e di un’ambulanza il piccolo è stato portato in ospedale e posto subito in terapia intensiva. L’uomo è agli arresti domiciliari indagato per abbandono di minore.