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Spadafora: una mostra che è un faro nel buio di un paese che muore

- 24/12/2018
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Spadafora (Me), 24 dicembre 2018

La mostra dei presepi di Spadafora e un esempio di capacità di rinascita nel buio di un paese che sembra sempre più morire a poco a poco. Presepi splendidi e capolavori di modellismo provenienti dalle mani sapienti di artisti siciliani e non solo di Spadafora messi in mostra grazie all’iniziativa di uno dei consiglieri comunali di opposizione più agguerriti del Comune tirrenico della provincia di Messina: Lillo Pistone consigliere comunale, grazie al sostegno della Pro Loco di Spadafora ed all’aiuto di tanti commercianti è riuscito ad accendere una luce simbolica e provocatoria in un paese che appare come solo l’ombra sbiadita di quel che era.

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Il corso è al buio per la maggior parte e con molte serrande chiuse. Il 60% dei negozi qui, denuncia Nino Miceli presidente della Pro Loco ha chiuso i battenti e molti li chiuderanno con il nuovo anno. Il problema è che il Natale qui a Spadafora non è mai iniziato: nessuna luminaria, il corso al buio per dei lavori di manutenzione mal programmati che hanno lasciato cantieri aperti che non consentono ai commercianti di poter approfittare dell’unico periodo dell’anno in cui ammortizzare gli effetti della crisi.

buio castello

Così la mostra presepiale di Spadafora insieme alle iniziative autonome di commercianti e Pro Loco, con la caparbia volontà di rinascita di Lillo Pistone rimangono l’unica luce accesa su un paese che si prepara a maggio a nuove elezioni amministrative. Intanto neanche il Castello gode di una giusta illuminazione, stante anche la mostra, tanto che Monsignor Cesare Di Pietro, vescovo ausiliario di Messina, ha rischiato di essere investito proprio mentre si recava ad inaugurarla.

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Il Castello al buio, laddove la popolazione può visitare la mostra, unica attività natalizia, ed il comune completamente illuminato, ma chiuso e solitario. Un controsenso che non è facile da comprendere per gli ormai pochissimi turisti che vengono a Spadafora.