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Sport a Taormina: la burocrazia batte i ragazzi 3 a 0

- 02/12/2025
de luca galvagno bacigalupo

Dalla rinuncia forzata della Tauro ’92 per i ritardi del Comune sui canoni alla classificazione “economica” di Stadio e Tennis Club che ne ignora il valore sociale. L’affondo di Manuli (PRT): «Taormina Social City doveva semplificare, invece aggrava la burocrazia e paralizza le decisioni».

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A Taormina lo sport si arrende non sul campo, ma in ufficio. L’ASD Tauro ’92 ha gettato la spugna: niente campionati per la stagione 2025/26. Non mancano gli atleti, non manca la voglia. Manca una carta. O meglio, manca una cifra: il Comune non è riuscito a comunicare il canone della palestra “Don Carlo Zuccaro” prima che scadessero i termini per le iscrizioni.

È la cronaca di un disastro annunciato: proclami estivi, grandi promesse sotto il sole, e poi il nulla quando serve decidere. A pagare il conto di questa inerzia sono le famiglie e i ragazzi, vittime di quella che Luca Manuli di “Progetto Ricostruzione Taormina” definisce senza mezzi termini «inadeguatezza amministrativa».

“Taormina Social City” era nata come la soluzione, la partecipata che doveva offrire servizi veloci ed efficienti. È invece diventata il problema. Piuttosto che snellire, appesantisce. Complica i processi, esautora l’Assessore e, alla fine, presenta il conto ai cittadini sotto forma di costi di gestione.

E mentre il piccolo sport di base muore di attesa, per i grandi impianti va in scena il teatro dell’assurdo. Lo Stadio comunale e il Circolo del Tennis sono stati bollati come strutture “a rilevanza economica”. Una etichetta appiccicata lì, arbitrariamente, senza uno straccio di studio tecnico. La conseguenza? Obbligo di gara per la gestione.

Manuli osserva che il bacino d’utenza è limitato e che lo sbigliettamento non basta a coprire i costi. Non c’è il “business” che vedono in Comune, c’è solo la funzione sociale. Trattare queste strutture come aziende significa condannare a morte realtà storiche come il Taormina Sporting Club.

Serve serietà, non alchimie contabili. Serve uno studio vero per capire se questi impianti producono utili o, come è ovvio, producono socialità. E per la palestra Zuccaro servono convenzioni chiare, subito, senza canoni che strangolano le associazioni. Perché oggi ha rinunciato la Tauro ’92, ma se si continua così, l’anno prossimo a chiudere sarà la storia stessa dello sport taorminese.

Manuli