Messina: Pannoloni e traverse sporche di sangue tra i rifiuti in via del Santo. L’emergenza rifiuti che è diventata sanitaria.

Emergenza sempre più difficile da recuperare che non permette più all’amministrazione di nascondersi dietro un dito.

Messina, 14 novembre 2018

Messina Servizi oltre a noleggiare i mezzi e cercare di correre ai ripari di una situazione di emergenza rifiuti diventata insostenibile dovrebbe anche spiegare in modo trasparente perchè e come TUTTI i mezzi siano improvvisamente diventati non operativi. Dovrebbe spiegare alla città ed ai cittadini come è stato possibile e di chi siano le colpe. Subito dopo dovrebbe anche illustrare nel dettaglio COME intende uscire da un’emergenza rifiuti che potrebbe essere irrecuperabile, sempre più, giorno dopo giorno. Ma adesso l’emergenza rifiuti è diventata anche sanitaria, soprattutto in alcune zone. In via del Santo, ad esempio, alcuni cittadini ci hanno segnalato che tra i cumuli di rifiuti diciamo “normali” spiccano una serie di sacchi neri di grandi dimensione, tutti annodati alla stessa maniera, all’interno dei quali ci sono migliaia di traverse, pannoloni pieni di rifiuti organici (urina ed altro) ed anche sangue. Nello stesso cumulo vi sono anche guanti in lattice e rifiuti tipici di una mensa di grandi dimensioni. Accanto a questo cumulo di immondizia a bordo strada, c’è la casa di ospitalità del Collereale.

All’interno della casa sono ospitati anziani e migranti. Non possiamo dire che questi cumuli di rifiuti che sono sottolineamo speciali, siano attribuibili alla loro attività, ma il dubbio viene a noi, e per gli abitanti è una certezza. Abbiamo incontrato una delle dirigenti dell’amministrazione della Casa Collereale che ha garantito che la struttura si avvale di un servizio di smaltimento di questi rifiuti, ma non ha escluso che stante l’emergenza qualcuno del personale non abbia commesso “l’errore” di averli gettati nel cumulo di rifiuti ordinari, lì in mezzo alla strada. Ma traverse sporche di sangue non possono stare in strada, è contro la legge. Abbiamo fatto intervenire i vigili urbani che hanno documentato tutto. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni e se la stessa cosa accade anche nelle aree limitrofe ad altre strutture simili. Una cosa è certa: l’amministrazione non ha più alcuna scusante e, probabilmente, nessuna risorsa adeguata a fronteggiare l’emergenza.

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